E’ ripartito ieri l’esame del ddl Concorrenza in commissione Industria del Senato, dove il provvedimento verrà esaminato in quarta lettura. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per giovedì 13 luglio alle 18. «Noi non avanzeremo proposte di modifica, ma qualcun altro sì» ha detto all’Ansa Luigi Marino (Ap), uno dei due relatori del testo «la Camera ha fatto un lavoro non eccelso, ma non si può far tornare il disegno di legge in quinta lettura, bisogna chiuderlo». Dello stesso avviso anche i senatori Nunziante Consiglio (Ln-Aut), che nella seduta si è detto scettico sull’eventualità di modifiche al testo, e Gianno Girotto (M5S), che ha confermato le perplessità del proprio gruppo sul testo ma si è detto convinto che il ddl uscirà da Palazzo Madama così com’è.
Particolarmente critico, invece, l’intervento del presidente della commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti (Pd, foto): per quanto «comprensibile l’orientamento per un’approvazione senza ulteriori modifiche» del testo, ha ricordato, ognuno dovrebbe «valutare a fondo la responsabilità che si assume» votando il ddl, considerato che «il Parlamento in carica non avrà il tempo di esaminare e approvare altri provvedimenti in materia». Alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, ha continuato Mucchetti, ci sarà subito da lavorare sulla prossima Legge di bilancio, dunque mancherà lo spazio per varare un’altra legge sulla concorrenza. «La Camera dei deputati» è la conclusione di Mucchetti «si è assunta la responsabilità di fermare quell’accelerazione che il Senato aveva impresso con senso di responsabilità (per consentire il varo di un secondo ddl prima della fine della legislatura, ndr); ma allora, avrebbe dovuto apportare al testo modifiche di maggiore incisività».
Fonte: Federfarma.it