Gelli (Pd): decreto Bersani un errore, farmacie interlocutore del Ssn

Il Ssn ha bisogno di programmazione e le farmacie del territorio sono uno dei tasselli della programmazione dei servizi sanitari. Lo ha detto Federico Gelli, responsabile Sanità del Pd, nel suo intervento alla convention di FarmacistaPiù, promossa da Fofi in collaborazione con Edra e ospitata a Firenze dal 18 al 20 marzo. Tra i temi più dibattuti dell’evento non poteva non esserci il ddl concorrenza, che oggi ritorna all’esame della commissione Industria. E infatti, di liberalizzazioni passate – e fallite – ha parlato Gelli: «Abbiamo visto nascere molte parafarmacie che dovevano diventare un volano dell’economia» ha spiegato «ma l’obiettivo non è stato raggiunto e i costi per il cittadino sono cresciuti. Non aveva senso, quindi, proseguire su questa strada». Sono le farmacie, penalizzate dal decreto Bersani, l’interlocutore di cui ha bisogno il Ssn, anche se in qualche modo, ha avvertito Gelli, «al settore delle parafarmacie si dovrà mettere mano. Ma non con una sanatoria, questo Paese ne ha avute già troppe». Della stessa idea Emilia Grazia De Biasi, presidente della commissione Igiene e sanità del Senato, che ha ricordato qual è la linea invalicabile: «il farmaco non è una merce come le altre ed è illusorio pensare di vendere farmaci con ricetta nei supermercati come fossero saponette».

Inviti alla collaborazione tra farmacie e Ssn sono giunti anche da Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento: «Il comparto rappresenta un presidio per la tutela della salute e un importante settore per l’economia e per la crescita del nostro Paese» ha detto «ecco perché è importante per il Governo. Se vogliamo far tornare il paese a correre abbiamo l’esigenza di fare tutte le riforme insieme, non a pezzi e con ricette vecchie. Abbiamo bisogno di un orizzonte nuovo e voi potete darci una mano». E una mano – ma ai soli titolari toscani – l’ha chiesta di fatto anche Stefania Saccardi, l’assessore alla Salute della Regione: «La realtà della farmacia è strategica nella riforma della nostra Sanità toscana» ha detto «il cuore della riorganizzazione è nel territorio, dove è necessario trovare un’integrazione tra il farmacista e il medico di medicina generale».

Di ddl concorrenza ha parlato anche Antonio Gentile, sottosegretario allo Sviluppo economico, il cui auspicio è che la Commissione licenzi il testo entro Pasqua. «Abbiamo rispettato il solco tracciato dalla Corte costituzionale» ha detto a proposito del mantenimento della ricetta in farmacia «perché l’obiettivo del Governo è quello di garantire ai cittadini la massima tutela dei servizi sanitari e di dispensazione dei farmaci». La concorrenza va bene ma «senza passi avventati che rischiano di comportare criticità». Ancora più critico nei confronti delle liberalizzioni Luigi Marino, Ap, relatore del ddl in commissione assieme a Salvatore Tomaselli (Pd): «Il mondo dell’informazione e l’opinione pubblica» ha detto «hanno preso di mira due monopoli da abbattere, quello dei notai e quello delle farmacie. Ma sono mode».

Tra gli ospiti di FarmacistaPiù anche la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, che nel suo intervento ha passato in rassegna le iniziative e i progetti avviati dalla Federazione per sostenere i titolari davanti alle nuove sfide. «Dematerializzazione, piattaforme per la farmacia dei servizi, rafforzamento delle relazioni con l’industria, siamo di supporto alle farmacie in questo momento di forte cambiamento perché rimangano il primo presidio sanitario di prossimità del Ssn».

Positivo, per Fofi, il bilancio finale della terza edizione di FarmacistaPiù: «Dal punto di vista numerico i dati ci confortano» ha detto il senatore Andrea Mandelli, presidente della Federazione «la partecipazione è aumentata rispetto alle precedenti edizioni. Ma credo che il risultato migliore sia quello della qualità. Siamo riusciti a fare in modo che Firenze diventasse per tre giorni il centro della politica farmaceutica». Soddisfatto anche il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, vicepresidente della Fofi e presidente del Comitato scientifico dell’evento: «Oggi» ha detto «possiamo dire a conclusione del Congresso che non hanno vinto i numeri, oggi ha vinto la qualità grazie ad un parterre di grande rilievo che ha dato un contributo per costruire meglio lo scenario che da qui in avanti attende la professione».

Fonte: Federfarma.it

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