Parafarmacie, in ddl 5stelle proposta per superare nodo. Sileri: esperienza da ripensare

01 marzo 2019

Conferma della validità della pianta organica, vendita di alcuni farmaci e confezioni senza obbligo di presenza del farmacista, nuovo concorso straordinario per nuove sedi, ampliamento dei contesti in cui prevedere la figura del farmacista, incompatibilità tra titolarità di farmacia e di esercizi di vicinato. Queste le intenzioni e le previsioni della proposta di legge, non ancora depositata, illustrata da Pierpaolo Sileri, senatore M5s Presidente della12ª Commissione Igiene e sanità, in occasione degli Stati generali della farmacia organizzato a Roma da Federfarma con il supporto non condizionato Mylan. Una proposta, ha spiegato Sileri, che intende trovare una «soluzione all’annosa questione delle parafarmacie cercando di accontentare tutti, le parafarmacie che chiedono di ampliare il servizio effettuato, con richieste più o meno dirompenti, e le farmacie preoccupate da ulteriori liberalizzazioni e nella consapevolezza che il farmacista non è solo un commesso che apre un cassetto e consegna un farmaco».
«Questo ddl – ha affermato il senatore pentastellato – intende ribadire la centralità della farmacia confermando l’istituto della pianta organica, come strumento efficace di programmazione, e utilizzare le sedi farmaceutiche istituite e non aperte nei luoghi ad alto afflusso di pubblico, e quelle non ancora assegnate e bandire un nuovo concorso riservato ai titolari di farmacia rurale sussidiata ai titolari di farmacie soprannumerarie e ai farmacisti proprietari di parafarmacia e ai farmacisti non titolari. In tal modo si consentirà ai molti giovani laureati in farmacia e a quelli che si erano risolti ad aprire una parafarmacia di diventare titolari di una farmacia. Inoltre, vuole ripensare l’esperienza della parafarmacia introducendo anche in Italia la possibilità che alcuni farmaci individuati dall’Aifa siano liberamente venduti negli esercizi di vicinato e nei centri di grande distribuzione senza la necessità della presenza categorica del farmacista. Una modalità di dispensazione – ha chiarito – prevista in altri paesi dell’Unione europea prevedendo confezioni di farmaci del minor numero di unità di somministrazioni previo accordo con l’Aifa tenendo conto di limitare i rischi per i pazienti. Per passare a questo nuovo modello serviranno mesi, e gli esercizi avranno 24 mesi per adeguarsi alla nuova normativa. È prevista anche l’introduzione di una ulteriore incompatibilità tra titolarità di farmacie e titolarità di esercizi di vicinato che vendano i farmaci di libera vendita al fine di evitare confusione nel cittadino e di tutelare la concorrenza. Infine – ha concluso Sileri – questa proposta intende valorizzare la professione del farmacista ampliandone gli ambiti di esercizio a tutela della salute in contesti peculiari in cui vengono forniti farmaci. Pensare quindi al farmacista di reparto che controlla e aggiusta le terapie, alla sua presenza nelle strutture sanitarie, nelle residenze socio-assistenziali in cui il farmacista rappresenta il servizio sanitario nazionale, così come nelle navi da crociera, nelle carceri».

Fonte: Farmacista33

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