La discussione sulle criticità delle farmacie rurali deve coinvolgere i giusti interlocutori, da una parte e dall’altra, e le giuste sedi, per questo saranno proposti emendamenti in dispositivi più appropriati. Questo il commento di Alfredo Orlandi, presidente Sunifar sia sul dibattito interno alla categoria, sia sull’iter parlamentare degli emendamenti al Milleproroghe. Come noto, in sede di esame in Commissione Affari costituzionali sono stati dichiarati inammissibili le proposte di modifiche in tema di farmacie rurali, secondo il principio indicato dal vicepresidente della commissione, Salvatore Torrisi (Ap): non sono stati ammessi emendamenti che «propongono disposizioni ulteriori», che cioè non richiedono una proroga, e quelli che «non sono in correlazione diretta con le disposizioni contenute».
Non sono quindi passati all’esame i due emendamenti per il trasferimento in ambito regionale delle farmacie sovrannumerarie nei comuni con meno di 6.600 abitanti, quello per l’aumento delle soglie di fatturato per le agevolazioni della legge 662/, nonché quelli che in ambito di concorsi riconfermano nel punteggio massimo l’eventuale maggiorazione per i rurali. «Si tratta di aspetti importanti per le farmacie rurali e per questo intendiamo andare avanti» è il commento di Orlandi «contiamo di far riproporre gli emendamenti in dispositivi più appropriati e di portare avanti anche un altro nodo: la defiscalizzazione delle indennità di residenza. L’attenzione che in questo periodo è stata data alle farmacie rurali credo sia da considerare un risultato. Ritengo comunque importante che la discussione coinvolga i giusti interlocutori, da una parte e dall’altra, e le giuste sedi». Da Orlandi arriva anche un appello: «Il momento è di particolare difficoltà per tutti. Basta allora con le bagarre elettorali: i problemi sul tappeto sono tanti ed è importante che la categoria li affronti nella maniera più compatta, avendo ben chiaro quali sono le priorità».
Fonte: Farmacista33