Non ci saranno emendamenti dei relatori sull’articolo 48 del ddl concorrenza, che da martedì passa dunque al vaglio della commissione Industria accompagnato dalle proposte di modifica (su quote massime di partecipazione per i soci di capitale e tetti alle catene) accantonate 15 giorni fa dalla stessa Commissione. E’ l’esito dell’incontro con cui ieri mattina ministero dello Sviluppo, relatori del ddl e capigruppo della maggioranza hanno fatto il punto su contenuti e iter del provvedimento. Sul quale, sarebbe l’indicazione giunta dal Mise, occorre stringere e chiudere in tempi ragionevoli. «Dopo la riunione, in cui abbiamo analizzato e approfondito il provvedimento nel suo complesso» ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, a incontro terminato «ci avviamo rapidamente verso la conclusione, visto che l’arrivo nell’Aula del Senato è stato già calendarizzato».
Nella seduta pomeridiana della commissione Industria, così, i relatori Luigi Marino (Ap) e Salvatore Tomaselli (Pd) si sono limitati a presentare sette emendamenti più uno del Governo, su esternalizzazione dei call center, energie rinnovabili, locazione finanziaria, notai, consorzio Infomercati ed esercizio dell’attività odontoiatrica. A proposito della quale, non è passata la richiesta dei medici che almeno i due terzi della proprietà azionaria di ambulatori e centri odontoiatrici fosse riservata ai professionisti: tutto ciò che fa l’emendamento, infatti, è stabilire che il direttore sanitario della struttura deve possedere i «titoli abilitanti» previsti dalla legge.
Per gli emendamenti di senatori e gruppi agli altri articoli ancora da approvare (tra i quali per l’appunto il 48 su capitale e titolarità delle farmacie), deciderà la Commissione nelle sedute a venire, che dovrebbero ricominciare da martedì. Per quella data, infatti, è stato fissato il termine entro il quale andranno presentati i subemendamenti alle proposte dei relatori.
Fonte: Federfarma.it