Allarme rientrato. Dopo che ieri si facevano sempre più insistenti le voci di un ennesimo rischio slittamento per l’approvazione della Legge annuale sulla concorrenza, oggi la situazione si è schiarita e sembra riconfermata l’approvazione la prossima settimana in Senato. A dare la svolta il parere di nulla osta arrivato in mattinata dalla commissione Bilancio del Senato sul testo arrivato con modifiche dalla Camera. Il percorso, infatti, si era arenato alla Bilancio dove sembravano altre le urgenze. Il nulla osta è arrivato sulla maggior parte degli emendamenti, anche se Governo e relatori non sono orientati ad accogliere modifiche, cosa che comporterebbe un nuovo passaggio del provvedimento, varato oltre due anni fa, a Montecitorio. A seguire il via libera da parte della Commissione Industria senza modifiche rispetto al testo della Camera, ma con non poche fibrillazioni. La maggioranza si è, infatti, divisa sulla bocciatura dei due emendamenti presentati dal presidente della commissione Industria, Massimo Mucchetti (Pd), in materia di energia e assicurazioni. La posizione assunta da Mucchetti che ha «fortemente drammatizzato» i due temi, afferma uno dei relatori, Luigi Marino (Ap), ha prodotto «fibrillazioni» e «creato anomale convergenze che hanno portato a un voto sul filo».
Da parte sua Mucchetti rileva che «la maggioranza è stata salvata dal voto delle opposizioni di centro-destra» con la loro astensione (che in Senato equivale a voto contrario). Ma l’altro relatore, Salvatore Tomaselli (Pd) controbatte che sarebbe comunque finita in parità e quindi le modifiche non sarebbero passate. In ogni caso, secondo quanto riferito dai senatori, al termine della riunione della commissione Industria: hanno votato contro il Pd (eccetto Mucchetti) e Ap, si sono astenuti gli esponenti di Fi e Gal mentre Mucchetti, Mdp, Autonomie-Psi e M5S hanno votato a favore. «Mi pare una chiusura in Commissione che non valorizza il lavoro fatto. C’é stata una drammatizzazione eccessiva. Ora il Ddl è pronto per l’Aula e speriamo che l’Assemblea lo approvi» aggiunge Marino che difende il provvedimento pur riconoscendo che ha «qualche limite ma – aggiunge – c’è tempo per poterlo aggiustare». Ancora più critico il co-relatore Dem Tomaselli, che rileva come «il Governo e la maggioranza avevano dato parere contrario. Mucchetti, cui si è accodata Mdp, ha fatto una scelta sbagliata di natura strumentale volta a far saltare il provvedimento che pur con i suoi limiti è utile per il Paese». L’approdo in Aula è previsto martedì prossimo, probabile la fiducia mercoledì.
Fonte: Farmacista33