Ddl concorrenza, riprende la discussione. Attesa per gli emendamenti sulle farmacie

Si avvicina il momento della verità per il Ddl concorrenza. È ripresa, infatti, la discussione sugli emendamenti in Commissione industria al Senato e si dovrebbe finalmente approdare all’articolo 48, quello sulle farmacie, e all’apertura al capitale. A quanto si apprende sono 91 i subemendamenti presentati in commissione Industria al Senato relativi ai sei emendamenti dei relatori presentati mercoledì scorso. Gli emendamenti dei relatori riguardano la modifica delle soglie per l’obbligo di comunicazione preventiva delle operazioni di concentrazione, sistema nazionale di monitoraggio della logistica, razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti, due su energia e sconti obbligatori rc auto. In settimana sono attesi altri emendamenti dei relatori, tra i quali quelli sulle farmacie.

Annarosa Racca nel suo intervento programmatico davanti all’assemblea nazionale del sindacato ha ribadito come Federfarma sostenga l’aggiunta di ulteriori paletti alla presenza del capitale nelle farmacie e come a prescindere dalle scelte che si concretizzeranno in Commissione per i titolari si profilano comunque all’orizzonte cambiamenti significativi. Di tutt’altro tenore le aspettative sul fronte delle parafarmacie che in attesa degli sviluppi hanno annunciato di aderire alla manifestazione che Mga (Mobilitazione Generale Avvocati) e la Coalizione 27F stanno preparando a Roma il prossimo 18 marzo per sostenere un piano di riorganizzazione e investimenti per la giustizia italiana. «Questa iniziativa» ha spiegato Davide Gullotta «riconosce nella sinergia una strada importante per tanti professionisti lavoratori. La grande novità è che questa unione di intenti coinvolge farmacisti, Avvocati, ingegneri, archivisti, geometri, freelance, lavoratori precari e anche un sindacato come la Fiom-CGIL, che guarda con interesse a questa fetta di mondo: categorie che in passato si ignoravano o addirittura erano in contrasto, ma che oggi uniscono le forze in un comune terreno di dialogo».

Fonte: Farmacista33

Scroll to top