Ddl concorrenza, stand by prolungato a giugno. Il Governo pensa già al bis: dare stabilità alle liberalizzazioni

Non se ne parla prima di giugno 2016. Questo è l’ultimo aggiornamento sul fronte del travagliato iter del Ddl concorrenza, che langue in Commissione industria del Senato da settimane in attesa di approvazione. L’ulteriore stop, come noto, è arrivato dopo le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, quando ancora non si era entrati nel vivo della questione farmacie e non mancavano i motivi di dissidio all’interno della Commissione. Il Governo, fa sapere la bozza del Pnr, il Piano nazionale delle riforme allegato al Def, intende proseguire il percorso avviato con la prima legge annuale per la concorrenza rendendola uno strumento d’intervento regolare per correggere i malfunzionamenti dei mercati, con l’obiettivo di dare stabilità al processo di liberalizzazione.

E con questa premessa il Governo preannuncia la seconda legge annuale sulla Concorrenza da varare nel 2016 dopo la segnalazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. E sulla traccia indicata dall’Antitrust torna il Movimento nazionale liberi farmacisti auspicando un’inversione di marcia del Governo proprio sulla linea dettata dall’Autorità garante. «Per il settore farmaceutico, invece di creare oligopoli che non stimolano reale concorrenza, è necessario liberalizzare i farmaci con obbligo di ricetta pagati direttamente dai cittadini» dice la nota Mnlf. «Il nuovo Ministro dello Sviluppo dovrà avere la forza e la libertà necessaria per dare un nuovo volto e indirizzo al Ddl concorrenza.

Fonte : Farmacista33

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