Dopo quasi mille giorni dovrebbe essere cominciata la settimana decisiva per l’approvazione del Ddl concorrenza. Il testo approda, infatti, in Aula al Senato martedì¬ mentre l’approvazione definitiva, del testo modificato alla Camera, è prevista per mercoledì, probabilmente con il ricorso alla fiducia. In Aula si preannuncia una maggioranza anomala visto che a fronte del no di Mdp, che considera la norma piena di regali e favori alle lobby economiche, è probabile secondo un articolo della Stampa, che ci siano assenze strategiche in Aula dei senatori di Forza Italia, onde evitare l’approvazione di nuovi emendamenti e il rischio di una quinta lettura alla Camera. In attesa di vedere se finalmente il testo vedrà la luce, trovano conferme le voci di scontro all’interno della maggioranza sull’iter del testo. Ad attaccare è Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria, da cui il testo è stato licenziato che accusa il governo per aver promosso un “disegno di legge che è intitolato alla promozione della concorrenza ma che invece, accanto a norme positive, contiene anche norme a favore di interessi organizzati o di monopoli”. Nel mirino di Mucchetti ci sono le modalità di addio al servizio di maggior tutela del mercato energetico: la Camera, infatti, ha soppresso, il provvedimento con il quale si chiariva come gli utenti del servizio fossero ancora clienti dell’acquirente unico e non degli operatori che forniscono il servizio di vendita. Per il presidente della Commissione sarebbe stato più saggio ritardare ancora l’approvazione visti i tempi complessivi dell’iter, correggendo un’evidente stortura che diversamente è destinata a restare e a produrre i suoi effetti.
Fonte: Farmacista33