Milleproroghe: ok emendamento graduatorie, no riforma remunerazione

Dovrebbe subire un’altra decisa sfrondata l’elenco degli emendamenti al decreto Milleproroghe di maggiore interesse per le farmacie. Questa almeno è l’aria che tira dopo le quattro sedute (in due giorni) consumate dalla commissione Affari sociali del Senato a vagliare nel merito le proposte di modifica all’articolo 7, quello che tratta di scadenze di carattere sanitario. Archiviati una volta per tutte gli emendamenti «improponibili» per incoerenza della materia, la Commissione ha fatto scattare la luce rossa su altri tre interventi: la proposta 7.4 che rinvierebbe al 30 giugno (anziché al 30 dicembre, come previsto dal decreto) la riforma della governace del farmaco; la proposta 7.69 che consentirebbe fino a tutto il 2018 il conseguimento della titolarità rurale anche con un solo anno di pratica professionale; infine la proposta 7.70, che escluderebbe fino a tutto il 2018 il requisito dell’idoneità per l’accesso alla titolarità.

Si avvia verso la stessa fine anche l’emendamento 7.7, che anticipava al prossimo 30 giugno (anziché al 1 gennaio 2018, come stabilito nel decreto) il termine entro il quale riformare la remunerazione delle farmacie. Il relatore del Milleproroghe, Stefano Collina (Pd), ne ha chiesto infatti il ritiro in seguito al parere contrario espresso l’altra settimana dalla commissione Bilancio. Dovrebbero infine confluire nella proposta 7.11 tutte le richieste di modifica riguardanti la validità delle graduatorie del concorso straordinario: l’emendamento, che ne rinvia la scadenza per sei anni, è al momento l’unico che in tema di farmacie ha ottenuto parere favorevole. 

Fonte: Federfarma.it

Scroll to top