Tetto ai capitali e carenze farmaci, inammissibili emendamenti al Dl Calabria. Iter prosegue

Tetto ai capitali e carenze di farmaci rimangono tra gli argomenti principali nel dibattito politico attorno al Dl Calabria
Sono già piovute le inammissibilità, per estraneità di materia, agli emendamenti al Dl Calabria, che sta affrontando in Commissione Affari Sociali della Camera l’iter di conversione in legge. Bocciati, almeno nel momento in cui questo numero chiude, quelli di più stretto interesse per le farmacie, su cui erano puntati gli occhi della categoria, tra cui, in particolare, la misura, annunciata nell’ultima Assemblea di Federfarma, volta a introdurre il paletto ai capitali, con un 51% in capo a farmacisti, e l’emendamento sulle carenze di farmaci. L’esame in commissione è comunque ancora in corso.
Come si ricorderà il Dl Calabria è entrato in vigore il 3 maggio e ha iniziato la settimana scorsa l’iter di conversione (A.C. 1816 di conversione in legge del Dl n.35/2019), da concludersi entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 101 del 2 maggio 2019). Nella giornata di ieri, da parte della maggioranza – in realtà solo il M5S – diverse sono state le proposte emendative, su varie tematiche sanitarie, dal piano straordinario per il fabbisogno di personale per il triennio 2019-2021, alle disposizioni per la formazione specifica della medicina generale, fino ad arrivare a quelle di stretto interesse per le farmacie. Relative al settore, molte le proposte, a partire dall’emendamento, che ha fatto nuovamente capolino dopo le bocciature nei provvedimenti di fine anno, volto a introdurre un limite ai capitali, con il 51% in mano a farmacisti iscritti all’Albo (tra i firmatari sempre Giorgio Trizzino M5S). Oltre a questo, si segnala anche un emendamento, anche questo ritenuto inammissibile, per introdurre un limite, in capo a titolari di farmacia, che vale anche per le società di capitale, di più del 5% delle farmacie esistenti sul territorio di un medesimo comune e comunque non più del 10% delle stesse su base nazionale.
Tra gli altri temi di interesse delle farmacie, che hanno ricevuto attenzione dai parlamentari, c’è anche la carenza di farmaci: l’emendamento presentato avrebbe introdotto la possibilità di blocco temporaneo delle esportazioni per prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità, da parte dell’Aifa, dandone notizia al Ministero della Salute. Anche questo dichiarato inammissibile, ma, da quanto si apprende da fonti giornalistiche, dovrebbe venire ripresentato.
Si ricorda che sul tema carenze, il DL Calabria contiene la misura che ha esteso da 2 a 4 mesi il tempo in capo ai titolari di Aic per segnalare all’Aifa l’interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione di un medicinale. L’iter di conversione in Legge a ogni modo è ancora in corso e occorrerà vedere come evolverà l’esame.
Nel corso della giornata di ieri, la presidente Marialucia Lorefice, a fronte di alcuni ricorsi contro l’inammissibilità, e alla luce di un ulteriore esame delle proposte emendative, ha rivisto il giudizio dichiarando ammissibili alcune delle proposte emendative presentate, che però non riguardano la farmacia.

Fonte: Farmacista33

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