Ddl concorrenza, Conferenza capigruppo: in aula tra il 5 e il 7 aprile

Il Ddl concorrenza approderà nell’aula del Senato nelle giornate da martedì 5 a giovedì 7 aprile, dopo il Dl sulla riforma della Bcc. A far un po’ di luce sull’andamento dell’iter del testo, tra rinvii e interruzioni, è la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, come riferito in Aula dal presidente del Senato Pietro Grasso. Un passo avanti significativo, per un tema che pende sulle teste dei farmacisti da più di un anno e che rappresenta senza dubbio l’evento clou della tre giorni di FarmacistaPiù, vista la presenza del ministro delle Riforme costituzionali Maria Elena Boschi nella mattinata di sabato per dare gli ultimi aggiornamenti dal Governo. Per non farsi false illusioni, però, va detto che l’avvio è subordinato alla conclusione dell’esame in Commissione industria. Domani a Palazzo Madama è prevista, comunque, una «verifica su tutto il pacchetto» di misure ancora aperte del Ddl concorrenza. Lo preannuncia il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonio Gentile che sarà presente alla riunione con i ministri per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, e per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, i relatori Luigi Marino (Ap) e Salvatore Tomaselli (Pd), nonché i Capigruppo di maggioranza in Senato. Quindi oggi in commissione Industria non sono stati presentati emendamenti di relatori o Governo. Nella giornata di ieri, invece, è da registrare un timido passo avanti. Uno dei tre ritocchi approvati nella giornata di ieri, infatti, riguarda la restrizione dei margini per le farmacie che vogliono restare aperte «in orari e in periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori». La novità riguarda il fatto che in futuro, oltre all’autorità sanitaria competente e alla clientela, le farmacie dovranno informare anche l’Ordine provinciale dei farmacisti. L’attesa è ora per l’articolo 48 e per gli emendamenti relativi su quote societarie minime da riservare ai farmacisti, obblighi di comunicazione sociale e tetti alle catene, di cui si dovrebbe parlare la prossima settimana, ma il condizionale è d’obbligo.

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