Il ddl concorrenza è a Montecitorio dove attende di cominciare la terza tappa del suo iter legislativo e tra i deputati nasce un fronte “pro-fiducia” guidato da Andrea Mazziotti, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera e deputato di Civici e Innovatori. Il sodalizio è stato presentato ieri nel corso dell’evento “Fiducia alla concorrenza. Stand up per un’Italia più libera e veloce”, al quale hanno partecipato diversi parlamentari, giornalisti ed esperti. Aprendo i lavori, Mazziotti ha sottolineato come «sul ddl concorrenza ho già letto un fuoco di fila di polemiche e temiamo resistenze e meline da altri partiti, anche di maggioranza, basate su presunti difetti su temi specifici. Non si ferma una nave che si è fatta due anni di viaggio ed è quasi arrivata in porto solo perché che ci sono quattro persone senza biglietto. Non si riporta indietro tutta la nave con tutti i passeggeri perché la cosa più importante è arrivare in porto». All’evento ha partecipato anche Andrea Pezzoli, dg della direzione generale Concorrenza dell’Antitrust, secondo il quale «l’approvazione del ddl concorrenza, al di là delle sue imperfezioni, ha comunque un valore simbolico ed è l’inizio di una storia».
Per Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri e nel 2009 promotore dell’emendamento che istituì la legge annuale, «l’onorevole Mazziotti e il gruppo Civici e Innovatori fanno bene a chiedere a noi del Governo di porre la fiducia su questo provvedimento. La concorrenza e l’efficacia e l’efficienza nei servizi e nei mercati sono un driver di crescita ineliminabile, un fattore decisivo per le imprese italiane che esportano e investono in giro per il mondo».
Appoggio anche da senatori come Massimo Mucchetti, presidente della Commissione Industria, Gianluca Susta e Linda Lanzillotta. Per la vicepresidente del Senato «su questo testo si possono avere molte riserve, ma qla legge è rimasta a bagnomaria per troppo tempo e va chiusa rapidamente. Mi risulta che il governo ne abbia pronta un’altra e sarà quella la sede per eventuali correttivi». Per Giampaolo Galli, deputato del Pd, «la legge sulla concorrenza va approvata con il testo chiuso al Senato. Le cose che non vanno, come per esempio il telemarketing, andranno affrontate in altri veicoli normativi».
Aderiscono all’iniziativa anche i Radicali Italiani, che con il segretario Riccardo Magi affermano: «In Italia, quando si parla di concorrenza sembra sempre che si parli di concorrenza sleale. Dobbiamo informare i cittadini sui benefici che possono ottenere, in termini economici e sociali, da un mercato che metta al primo posto qualità e merito e non interessi corporativi. La concorrenza è un “bene comune». Stefano Quintarelli (Civici e Innovatori) ha annunciato la presentazione di una proposta di legge per la liberalizzazione dei servizi digitali: «Anche questa dimensione, sempre più importante, deve essere affrontata con provvedimenti che consentano alle aziende di competere a tutti i livelli nei confronti di monopoli e oligopoli». Adriana Galgano (Ci) voterà la fiducia «a patto che dal giorno dopo si lavori subito al nuovo provvedimento che deve essere per legge annuale. Dobbiamo completare la liberalizzazione del settore delle farmacie, con particolare attenzione ai farmaci di fascia C, per consentire, prima di tutto, risparmi alle famiglie». All’iniziativa hanno partecipato anche Serena Sileoni, vicedirettore dell’Istituto Bruno Leoni, Antonio De Angelis dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, Luciano Capone, de Il Foglio, Carmelo Palma, direttore di Strade.
Fonte: Federfarma.it