Ddl concorrenza, nuovo stop in commissione Industria. Sulla fascia C si riaccende la polemica

La discussione sul Ddl concorrenza in commissione Industria del Senato procede a ritmo lento. Ieri si è registrato, infatti, un nuovo stand by sulla votazione degli emendamenti anche a causa dei mancati pareri della Commissione Bilancio, fanno sapere i relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap). I relatori non hanno neppure presentato gli emendamenti preannunciati in particolare in materia di energia e assicurazioni. Il capitolo farmacie non è ancora passato al vaglio della commissione Industria che ha aggiornato i lavori a mercoledì prossimo. E mentre gli sviluppi sul fronte politico tardano ad arrivare il tema della liberalizzazione della fascia C continua a imperversare nel dibattito. Ieri è stata la volta di Federfarma Palermo che in una nota ha sottolineato come sia «necessario difendere la farmacia, quella sotto casa, che rischia di chiudere a causa del fatto che alcune forze politiche, sotto la pressione di grandi gruppi commerciali e finanziari che hanno nel profitto il loro unico interesse, stanno cercando di inserire nel Ddl Concorrenza, la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C (quelli a pagamento e con obbligo di ricetta medica) anche presso i supermercati e la grande distribuzione».

Pronta la replica del Movimento nazionale liberi farmacisti che ribadisce come con l’eventuale liberalizzazione «a dispensare il farmaco è un professionista laureato ed abilitato, come in farmacia». «Non esistono problemi di ordine sanitario per la sicurezza dei cittadini» aggiunge la nota Mnlf «perché i farmaci oggetto della discussione in Senato sono prescritti da un medico e in quanto tali sottostanno a domanda “anelastica” ovvero non sono né oggetto di abuso né d’iperconsumo».

Fonte: Farmacista33

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