Ddl concorrenza verso la ripartenza: in aula attorno a metà febbraio

Sul ddl concorrenza Governo e maggioranza sembrano intenzionati a fare sul serio. Cioè mettere il testo al voto di Palazzo Madama entro febbraio e poi mandarlo alla Camera da marzo, per chiudere definitivamente la partita entro giugno. Questo almeno sarebbe il programma concordato nella riunione che ieri ha messo attorno a un tavolo i ministri di Sviluppo economico e Rapporti con il Parlamento, Carlo Calenda (foto) e Anna Finocchiaro, i due relatori del ddl al Senato, Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap-Ncd), e i capigruppo dei partiti di governo: il disegno di legge approderà all’aula di Palazzo Madama tra la seconda e la terza settimana di febbraio, nella versione licenziata ai primi di agosto dalla commissione Industria.

E’ probabile però che il testo non uscirà intonso dal Senato. Secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti all’incontro, infatti, il ministro Calenda non avrebbe escluso modifiche al ddl durante il passaggio parlamentare: correzioni, anzi, dovrebbero arrivare direttamente dal Governo, ma non è escluso che interventi possano essere consentiti anche ai gruppi, a patto però che non tocchino le questioni essenziali. La tempistica dell’iter, in ogni caso, diventerà più chiara con la prossima riunione dei capigruppo del Senato, che dovranno formalizzare la calendarizzazione del testo. «È passato troppo tempo» avrebbero riferito ad Askanews alcune fonti parlamentari «ci sono spinte e necessità di fare presto in particolare su alcuni settori come l’energia, le farmacie, i professionisti e il turismo». In mezzo, secondo alcune fonti, ci sarebbe anche la promessa all’Europa di trasformare il testo in legge entro giugno. 

Fonte: Federfarma.it

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