Ddl concorrenza/1 – Federfarma: “keep calm” e avanti su aggregazioni

Keep calm and carry on”, state tranquilli e andiamo avanti. E’ la frase che nel ’39, alla viglia della guerra, venne fatta stampare dal governo britannico su milioni di manifesti, da affiggere in tutta l’Inghilterra per evitare che la popolazione si facesse prendere dal panico. Ma riassume bene anche il messaggio che il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, lancia alle farmacie nel day after del ddl concorrenza, approvato ieri dall’aula di Palazzo Madama con 146 voti a favore e 113 contrari: «Come i farmacisti sanno» spiega Cossolo nel comunicato con cui la Federazione ha commentato il voto parlamentare «siamo già  al lavoro per gestire questo cambiamento. La priorità , ora, è quella di consolidare le aggregazioni già esistenti tra farmacie e le sinergie con le società  di distribuzione del farmaco di proprietà  dei farmacisti».

A questo, ricorda la nota, mira l’intesa recentemente conclusa da Federfarma e Federfarma Servizi:  «Stiamo lavorando per costruire “una rete delle reti” che possa mettere in connessione tra loro tutte le aggregazioni di farmacie indipendenti attualmente presenti in Italia» continua Cossolo «in modo che sappiano farsi trovare pronte e competitive all’arrivo del capitale. Il nostro obiettivo è continuare a dare agli italiani un servizio farmaceutico di qualità e, anzi, cogliere l’occasione per migliorarlo ulteriormente».

L’invito che arriva dal sindacato, in sostanza, è quello di guardare avanti senza indulgere in vane recriminazioni. Quando due mesi fa abbiamo preso le redini di Federfarma» ricorda Cossolo « è stata subito inviata una nota ai senatori della commissione Industria per esprimere e motivare la nostra contrarietà  al provvedimento, in particolare sul tetto regionale alle catene. Ormai però i giochi erano fatti, perchè il ddl aveva alle spalle due anni di iter parlamentare nel corso dei quali c’è stata sottovalutazione dei rischi, nonostante gli avvertimenti di alcune associazioni provinciali dei titolari».
Inutile però piangere sul latte versato. Piuttosto, sarà  ora importante che le istituzioni garantiscano una competizione ad armi pari tra farmacie indipendenti e farmacie del capitale. «Al Governo» è allora l’invito finale di Cossolo «chiediamo di vigilare affinché dal provvedimento – che favorisce la concorrenza solo a parole –  non scaturiscano oligopoli deleteri innanzitutto per i cittadini: l’Antitrust prevenga la formazione di catene così grandi da mettere a rischio l’indipendenza del sistema, come la sua omologa americana ha fatto recentemente con l’acquisizione dell’insegna Rite Aids da parte della Walgreens».

Fonte: Federfarma.it

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