La richiesta di convocazione urgente dell’Assemblea nazionale inoltrata a Federfarma all’indomani del mancato inserimento nel ddl Bilancio dell’emendamento sull’adeguamento dei limiti di fatturato per le agevolazioni in materia di sconti al Ssn, è stata «sostanzialmente respinta» poiché era già stata convocata l’Assemblea ordinaria per il 14 dicembre. È quanto si apprende da una lettera inviata dai vertici di Federfarma Torino inviata alla presidente nazionale Annarosa Racca.
Il presidente Marco Cossolo e il presidente rurale Andrea Garrone, nel prendere «atto con rammarico» della risposta ricevuta, sottolineano che la richiesta era stata «avanzata da più di 30 Associazioni Provinciali/Unioni Regionali (tutte destinatarie della medesima risposta da parte della Federfarma), vale a dire di un numero sufficiente a far scattare l’obbligo della convocazione, a norma di Statuto. Al di là delle regole» precisano «resta tuttavia il dato di fatto che oltre il 25% delle organizzazioni aderenti (che costituiscono oltre un quarto dell’Assemblea, in rappresentanza di circa 6mila farmacie) ha manifestato al proprio sindacato l’esigenza di confrontarsi con urgenza su un problema che – pur apparentemente riguardante le sole farmacie rurali – si estende alla difesa del concetto stesso della capillarità della farmacia».
E aggiungono che l’urgenza della richiesta è dettata dai tempi parlamentari: «Discutere la questione nell’Assemblea ordinaria convocata per il 14 dicembre potrebbe essere troppo tardi per varare iniziative che possano realmente incidere sull’iter del provvedimento. Tra l’altro, lo svolgimento dell’Assemblea ordinaria al 14 dicembre sarebbe stato deciso dal Consiglio di Presidenza il 23 novembre u.s., quindi precedentemente al diffondersi delle notizie dell’accantonamento dell’emendamento, il che induce a ritenere che tale Assemblea dovesse discutere altri argomenti: la sua convocazione, inoltre, è stata diramata il 28 novembre, proprio mentre stavano “fioccando” le richieste di un’Assemblea straordinaria urgente per le esigenze di cui sopra». E concludono con un appello: «Mettiamo da parte qualsiasi eventuale personalismo e/o posizioni preconcette, e confrontiamoci con urgenza sui problemi reali, sui quali si gioca il riconoscimento del ruolo della farmacia e dei farmacisti che operano al suo interno».
Fonte : Farmacista33